Il Circolo Acli di Osnago, con la collaborazione della Parrocchia, organizza il tradizionale ciclo di tre conferenze di carattere formativo-culturale.
Guardando alla terza tappa del percorso pastorale dettatoci dal Card. Tettamanzi, che invita la famiglia a diventare anima del mondo, si è pensato di affrontare nei tre incontri alcuni temi di approfondimento dell’istituzione cardine della nostra società, che è appunto la famiglia. Con questa iniziativa si vuole offrire un contributo al dibattito culturale nel territorio e alle comunità ecclesiali un approfondimento dell’ultima parte del cammino indicato dal Vescovo.
La famiglia verrà analizzata e discussa nei suoi aspetti principali: come soggetto ecclesiale e sociale, come soggetto educante, e nella presente congiuntura sociale.
Se il nostro Vescovo vuole la famiglia anima del mondo, il mondo, ovvero la società attuale, non appare molto preoccupata della sua sorte: se le famiglie si disfano, pazienza: ne nascono delle altre e per i problemi conseguenti allo scioglimento delle famiglie ci pensa il giudice. Purtroppo però, il giudice regola l’aspetto economico del mantenimento di ogni membro della famiglia che non c’è più, ma altri problemi ben più importanti rimangono aperti, soprattutto per i figli. Il Card. Scola, preoccupato dei figli vittime dello scioglimento delle famiglie, in un suo recente intervento ha osservato che “La dissoluzione del legame coniugale provoca sulla vita dei figli effetti negativi. Al di là delle difficoltà di adattamento personale e sociale alla nuova situazione, quello che è più duro da accettare per loro è proprio la perdita di senso del legame di coppia da cui hanno avuto origine”. Ed ancora il Card. Scola: “Un
figlio sa che esiste in virtù dell’unione dei
suoi genitori, e di conseguenza non può facilmente adattarsi all’idea che questa unione possa venire meno”.
Anche il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa al n. 238 assegna alla famiglia un duplice importante ruolo: “La famiglia costituisce una comunità di amore e di solidarietà adatta ad insegnare e a trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società. La famiglia è la società in cui ognuno attraverso il bene primario degli affetti, è «riconosciuto» come persona”.
Da ciò è facile desumere che il danno della famiglia che si scioglie si ripercuote oltre che sui suoi membri anche sull’intera società.
Oltre all’aspetto ecclesiale, le tre conferenze affronteranno il tema della famiglia come istituzione che opera al centro della società con la quale interagisce. Ma come avviene oggi questa interazione? La famiglia, risorsa per l’intera società, è da questa contraccambiata con una giusta attenzione? Sappiamo che la famiglia per la sua tenuta ha bisogno di sicurezze indispensabili: economiche, sanitarie, culturali. Esistono oggi queste sicurezze che danno tranquillità alla famiglia? Sono state rese operative alcune politiche familiari atte a sostenere i beni necessari come la casa, il salario, la pensione, il sostegno alla madre costretta a lavorare?
Il fisco si occupa delle famiglie con figli o le penalizza? Il fisco considera contribuente l’individuo o la famiglia nel suo insieme? A che punto è il quoziente familiare che favorisce le famiglie numerose?
Questi ed altri gli argomenti che affronteremo con gli esperti relatori che saranno ospiti in Sala Sironi durante gli incontri di ottobre.
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