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DE CHI, O DE LA', I DONN FANN DANA' | di Mario Aldizio Compagnia 'I Guitti' - Lomagna (LC)
La storia si svolge nella casa di una di quelle famiglie milanesi un po’
bauscia, in cui lui è un dottore, ginecologo, sposato da poco, benestante...
Praticamente fa il mantenuto perché il padre ha fabbriche, fabbrichette...
Insomma, non ha ne bisogno ne voglia di lavorare.
Però, come capita anche nelle migliori famiglie, ha un suocero che non
vede di buon occhio il suo ozio a tempo pieno, perché, si sa, l’ozio è il padre
dei vizi, e prima o poi il dottor Pertica, così si chiama il dottor Severino
Pertica, potrebbe anche dare qualche dispiacere a Jole, sua moglie, così,
tanto per rompere la monotonia della vita coniugale.
Ed è così che Ambrogio Monati, il suocero appunto, si dà da fare ed inizia a
pubblicizzare a tutti la professione del genero, genero che in passato si è,
diciamo così... divertito un po’, finita l’università, approfittando della sua
professione. Insomma era il ginecologo delle dive.
Per carità, prima di sposarsi ha messo la testa a posto. Ma c’è di più: anche
Ettore, ul sciur Tironi, amico del dottor Severino, vuole sposarsi, e guarda
un po’, con la sorella della Jole, moglie del Severino.
Peccato che Ettore abbia una certa passione per una ex
soubrette... Passione, insomma, timido com’è, non riesce a combinare nulla.
Però ci pensa, e ne parla col Severino, che giustamente gli consiglia di….
sfogarsi prima di parlare del matrimonio con la sorella della Jole.
E l’occasione non manca, ed è così che, per una strana serie di equivoci e
coincidenze, si ritrovano tutti a casa della soubrette, che non sa più come
gestire la situazione che ormai le è sfuggita di mano e...
buon divertimento!!! |
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