Drammatico di Stephen Chbosky con Julia Roberts, Jacob Tremblay, Owen Wilson, Mandy Patinkin, Ali Liebert 113 minuti - USA 2017
Diretto da Stephen Chbosky e sceneggiato dallo stesso con Steve Conrad e Jack Thorne, Wonder racconta la commovente storia del piccolo August Pullman. Nato con un deficit facciale che gli impedisce di frequentare la scuola, Auggie si trasforma nel più improbabile degli eroi quando, dopo diversi interventi chirurgici, a dieci anni si ritrova per la prima volta a varcare la soglia di un'aula scolastica. La famiglia, i compagni di classe e tutta la sua comunità sposano la sua battaglia unendosi con compassione e accettazione al suo straordinario viaggio, teso a dimostrare che anche chi è diverso può integrarsi tra gli altri. Nonostante la diversità che gli deriva dal suo aspetto fisico, Auggie si sente un bambino come tutti gli altri: liberatosi dal casco che proteggeva il suo aspetto, sarà chiamato ad affrontare l'anno più duro, divertente e bello della sua vita, realizzando come amicizia, coraggio e gentilezza rappresentino la chiave giusta per affrontare il mondo.
Con la direzione della fotografia di Don Burgess, le scenografie di Kalina Ivanov, i costumi di Monique Prudhomme e le musiche di Marcelo Zarvos, Wonder si ispira all'omonimo bestseller di R.J. Palacio, pubblicato nel 2013 e divenuto in breve un successo grazie al tocco delicato e spesso divertente con cui raccontava le vicende di Auggie Pullman, un bambino di dieci anni affetto dalla sindrome di Treacher Collins, una rara condizione genetica che determina uno sviluppo facciale anomalo. In grado di vendere oltre 5 milioni di copie, il lavoro della Palacio ha contribuito anche a rilanciare come stile di vita la gentilezza, spingendo molti lettori a condividere le proprie storie in una sorta di movimento collettivo rappresentato dall'espressione "Choose Kind". Come spesso accade, il successo del romanzo ha spinto Hollywood ad acquisirne i diritti per una trasposizione cinematografica. Le ragioni sono ben spiegate dai produttori Todd Lieberman e David Hoberman: "Wonder parla di tante cose in cui crediamo. Curiosamente, ci siamo ritrovati a leggerlo la stessa sera. Entrambi ci siamo commossi fino alle lacrime e abbiamo amato come la vicenda di Auggie venga raccontata attraverso i diversi punti di vista degli abitanti di un intero quartiere americano. Ci è piaciuta l'idea secondo cui tutti qualche volta nella vita ci siamo sentiti "strani" o "diversi" e il modo in cui mostra cosa possa accadere quando ci si sente (finalmente) come tutti gli altri. La Palacio ha descritto una condizione fisica non semplice e l'unica sua richiesta, quando gli abbiamo proposto la trasposizione cinematografica, è stata quella di non tentare di ammorbidire la dura condizione fisica del piccolo Auggie. Per tutti, nel rispetto di chi ne è affetto, è diventato importante mostrare cosa significhi veramente vivere con il viso e la testa deformati".
(da FilmTv.it) |