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Mercoledì 03 Luglio 2024
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NOSTALGIA DELLA LUCE
Documentario
di Patricio Guzmán
con Gaspar Galaz, Lautaro Núñez, Luís Henríquez, Miguel Lawner, Victor González
90 minuti - Francia, Germania, Cile, Spagna, USA 2010

Nel deserto di Atacama, in Cile, è più facile vedere le stelle per via di una quasi totale assenza di umidità che assicura il cielo più terso della Terra. Alcuni osservatori astronomici puntano da lì il loro sguardo per questo motivo. Nel deserto di Atacama, poi, gli archeologi rinvengono mummie precolombiane perfettamente conservate, iscrizioni, resti della passata civiltà. Sempre ad Atacama l'orrore della dittatura di Pinochet è ancora ben presente: in quella distesa arida sorsero i campi di prigionia poi smantellati, lì ci sono ancora i resti delle vittime del regime a cui donne pietose vogliono riuscire a dare degna sepoltura. Fosse anche l'ultima cosa da fare nella vita. Come racconta un astronomo all'inizio, quasi a voler suggerire una chiave interpretativa, la luce che ci arriva dalle stelle è spia di un passato, distante da noi quanto quella stessa luce ha impiegato per raggiungerci. Non a caso, Nostalgia della luce è un'indagine su quanto è accaduto, sulle tracce di ciò che è stato e deve continuare ad essere nel ricordo. Tre diversi livelli di passato che convergono, almeno spazialmente, in un deserto bellissimo e terribile, si intrecciano in questo ulteriore tassello del lavoro di Patricio Guzmán sul sogno tradito di Salvador Allende e sulla dittatura di Pinochet. [...]Il senso della nostalgia, del "dolore del ritorno" definisce un'opera che vuole darsi come documentario, ma sempre nella sfera dell'emozione, non dell'indignazione a sé stante, ma dell'importanza della conoscenza, della restituzione della dignità dei nomi, dei corpi, anche fossero solo parti di essi. In Cile, da una parte c'è l'oblio, dall'altra la memoria, come afferma a chiare lettere la voce dello stesso regista, personificando i due antitetici concetti in Anita, malata di Alzheimer, e in Miguel, due anziani coniugi che si abbracciano su una panchina di spalle alla camera. [...]Nell'intersecarsi del fervore politico e dell'interesse astronomico trova forse esaudimento il desiderio di una delle madri ancora alla ricerca dei resti del figlio quando, guardando in camera, afferma: "Vorrei che i telescopi si rivolgessero contro la Terra per scoprire cosa c'è sotto". Il suggestivo titolo è preso dal libro "Nostalgie de la lumiere: monts et merveilles de l'astrophysique" di Michel Cassé.
Marco Chiani (MyMovies.it)
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