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Mercoledì 03 Luglio 2024
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BELLE & SEBASTIEN - L'AVVENTURA CONTINUA
Commedia per bambini e ragazzi
di Christian Duguay
con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Thierry Neuvic, Margaux Châtelier, Thylane Blondeau
99 minuti - Francia 2015

Il cammino di successo di Belle & Sebastien era iniziato sul tappeto rosso di Roma 2013, con una scenografia suggestiva e innevata e la presenza possente e affascinante del cane del film, per poi proseguire con l'ottimo riscontro al botteghino ottenuto, arrivando a sette milioni di incasso alla sua uscita il successivo gennaio. Un cammino che il suo seguito ha cercato di ripetere, tornando a Roma, riportando il cane protagonista (o almeno uno dei suoi tanti interpreti) su quel Red Carpet ma rinunciando alla neve e le scenografie particolari e soprattutto spostando la data d'uscita all'8 Dicembre, pronto a tuffarsi nella mischia dei film di Natale e, chissà, riuscire a ritagliarsi un proprio spazio tra Il viaggio di Arlo e Il Piccolo Principe, incurante del ritorno in sala della saga più potente di sempre, quella di Star Wars. Coraggioso come il suo protagonista. O forse incosciente. Ma Belle & Sebastien - L'avventura continua ha dalla sua un investimento più massiccio di quello del suo predecessore, un regista diverso ed un'attenzione maggiore anche qui da noi. Quindi, perché non provarci? D'altra parte le sale a Natale si riempiono e l'offerta, per quanto variegata, non può non abbondare di pellicole adatte a tutta la famiglia. E la risposta del pubblico romano, che porgeva i bambini per toccare il cane che sfilava e ricevere una sniffata o una leccatina da lui, ci suggerisce che forse non è una follia così grande e che il suo spazio potrà ottenerlo. È il settembre del 1945, la guerra è finita e il popolo ne gioisce. C'è però un velo che offusca l'umore di Sebastien e il nonno César: l'aereo che sta portando Angelina a casa si abbatte al confine tra Francia e Italia. L'incendio che ne consegue, che imperversa per la foresta transalpina, rende difficile la ricerca dei superstiti e vana l'attesa per il loro ritorno, tanto che tutti in paese sembrano aver perso le speranze di ritrovarla. Tutti tranne Sebastien, che decide di mettersi sulle sue tracce insieme all'ormai inseparabile amico Belle ed una nuova conoscenza, Pierre Marceau. Il monomotore di quest'ultimo è solo uno dei pericoli che i tre si trovano ad affrontare nel corso del loro viaggio, un percorso avventuroso in cui non mancano emozioni e scoperte, una in particolare che cambierà la vita del piccolo Sebastien. Con solo un paio d'anni, sia nella finzione che nella realtà, tra le due storie, il seguito del film ispirato al romanzo di Cécile Aubry riprende senza particolari rotture rispetto al passato, mantenendo lo stesso cast di base e rimettendo al centro della storia il giovane Sebastien, interpretato nuovamente da Félix Bossuet, ed il cane Belle. Se però in Belle & Sebastien era la nascita della loro amicizia a fungere da motore del racconto, qui questa è data per scontata e il cane diventa una spalla consolidata ed emotivamente meno efficace. Da questo nasce l'esigenza di aggiungere un nuovo componente alla storia ed ai personaggi del sequel, il Pierre intepretato da Thierry Neuvic. È la dinamica che si viene a creare tra lui ed il ragazzino a scandire i tempi della narrazione di questo nuovo capitolo, creando presupposti diversi da analizzare per la sceneggiatrice Juliette Sales e da affrontare per il giovane protagonista. Al cagnone Belle, quindi, viene riservato un ruolo più da eroe action, chiamato in causa in momenti pericolosi e drammatici della storia con la sua presenza scenica imponente e l'intensità espressiva. È quasi naturale che dopo un successo come quello vissuto dal primo film si possa affrontare un seguito con maggiori mezzi a disposizione, ma anche ovvie ambizioni. Belle & Sebastien - L'avventura continua rispecchia proprio questo, per un film che spinge sull'acceleratore dello spettacolo. Già nel primo capitolo gli splendidi paesaggi fungevano quasi da protagonisti aggiunti alla storia, splendidamente fotografati e importanti nell'economica del film e della sua costruzione visiva, ma il cambio alla regia, da Nicolas Vanier a Christian Duguay, ha posto un'enfasi ancora maggiore su tutto l'impianto spettacolare: la fotografia si fa più patinata e elegante, l'azione più presente e la percentuale d'avventura si fa più consistente. Non manca la componente emozionale, dovuta sia alla ricerca di Angelina che al rapporto tra Pierre e Sebastien, ma quest'ultimo in particolare viene sviluppato con una certa artificiosa banalità che gli impedisce di toccare le corde giuste nel cuore dello spettatore. Il viaggio alla ricerca di Angelina è ovviamente un percorso di formazione per il giovane protagonista, per una storia che da un capitolo all'altro deve reinventarsi col cambiare dei suoi presupposti. Quello che però manca in questa operazione, è la spontaneità ed il calore che il primo film portava con sé. Il maggior ritmo, la complessità di alcune sequenze d'azione (su tutte quelle che coinvolgono l'incendio che impazza nella foresta) e lo spostamento dell'attenzione dall'amicizia tra bambino e cane al rapporto tra Pierre e Sebastien rendono il film più costruito e le sue ingenuità meno coinvolgenti di quanto accadeva un paio di anni fa. Resta un film godibile per chi ama il cinema per famiglie, ma speriamo che il capitolo finale di questa trilogia annunciata riporti in primo piano la forte amicizia tra Belle e Sebastien, come il titolo richiede e promette.
Antonio Cuomo (Movieplayer.it)
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