Parrocchia S.Stefano
di Osnago
...una comunità in cammino!
|
Cartoni animati di Steve Hickner, Simon J. Smith 90 minuti - USA 2007
Barry si è appena laureato ma è un tipo curioso e vivace e l'idea di inchiodarsi a un posto di lavoro assecondando i desideri dei genitori non gli sorride punto. Siamo nel mondo delle api di Bee Movie che per molti aspetti è simile a quello umano, anche se la nostra non è una società conservatrice e solidale dove le cose funzionano nello stesso modo da 27 mila anni. Il che giustifica le giovanili inquietudini di Barry, il quale ansioso di sfuggire alla routine si avventura fuori dall'alveare unendosi all'audace pattuglia dei raccoglitori di nettare.
Nel disegno stilizzato ed elegante del cartone animato in 3D della Dreamworks, il passaggio dall'arnia a Central Park, seguendo il volo costellato da incidenti di percorso del protagonista fra i grattacieli di New York, è fluido e armonioso. Cosicché sembra quasi naturale che Barry, trasgredendo alla regola «Mai parlare con gli umani», possa intrecciare un rapporto di affettuosa amicizia con una graziosa fioraia che gli ha salvato la vita. E non ci si stupisce neppure di ritrovarlo in tribunale impegnato in un'arringa contro gli uomini colpevoli di sfruttare il duro lavoro della api derubandole del miele. Ideato e sceneggiato da Jerry Seinfeld, cabarettista molto popolare in America per una serie Tv di successo che è intitolata al suo nome, il film è pieno di battute raffinate, forse persino troppo per un pubblico di bambini.
Ma ci sono anche tante deliziose gag: Barry appiattito sul vetro di un auto a rischio tergicristallo o incollato a una pallina da tennis e rischio colpo di racchetta, le reazioni nevrasteniche di noi umani terrorizzati all'idea di quel pungiglione e ignari del fatto che pungendoci le povere api muoiono. Ed è divertente la presenza di ospiti di eccezione (sempre in versione disegnata) come Sting, Ray Liotta e addirittura Winnie Pooh, stigmatizzati come nemici delle api dall'intrepido Barry prima che si pervenga a un finale conciliatore dove il gioco della parti viene ristabilito in quanto utile e necessario. Personalmente a incantarci di Bee Movie è la grazia e la bellezza di una grafica che non cerca mai di essere realistica: presso Spielberg, gran patron della Dreamworks, gli effetti speciali sono di un livello tecnologico sofisticatissimo, ma il modello restano i cari vecchi cartoni del tempo che fu.
Alessandra Levantesi (La Stampa)
|
|
|