Drammatico di Euros Lyn con Toni Collette, Damian Lewis, Joanna Page, Nicholas Farrell, Peter Davison 102 minuti - Gran Bretagna 2020
Sapete cosa significa la parola "hwyl"? E la parola "craic"? La recensione di Dream Horse, il nuovo film con Toni Collette, presentato al Sundance Film Festival del 2020 e in uscita al cinema il 1 luglio, deve necessariamente partire da qui. Sono due parole gallesi, e significano, secondo quello che dicono nel film, "motivazione", ed "energia". Insomma, qualcosa della lingua dovete conoscerlo per immergervi in quello che è un appassionante viaggio nel Galles, terra fatta di campagne verdi e cittadine anonime, di pub e fattorie. È una terra davvero poco battuta dal cinema. Di recente l'abbiamo vista in una delle puntate di The Crown, la serie tv sulla famiglia reale inglese, in cui Carlo, il Principe di Galles, decideva di recarsi lì e studiare lingua e storia del Galles in vista della sua incoronazione a principe. In Galles, all'inizio di questo secolo, è andata in scena una di quelle storie così belle che non sembrano vere, eppure lo sono: quella di un cavallo adottato da un'intera comunità, diventato un campione, e alla fine anche il simbolo del riscatto di questa comunità. Dream Horse è uno di quei classici film inglesi, tradizionali, solidi, edificanti, fatti di sceneggiature impeccabili e volti che bucano lo schermo. È una bella storia, da vedere.
Maurizio Ermisino (Movieplayer.it) |