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FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO – ISTRUZIONI NON INCLUSE
Commedia drammatica
di Hugo Gélin
con Omar Sy, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Gloria Colston, Ashley Walters
118 minuti - Francia 2016

Campione d'incassi in Francia, Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse accompagna lo spettatore in sala tra lo scetticismo di chi sa di aver visto troppo dal trailer e di chi, invece, si aspetta la solita commedia volta al mero ricatto, dove le lacrime verranno tirate con forza. Quello che il film di Hugo Gélin è, in realtà, si allontana moltissimo da qualsiasi tipo di aspettativa negativa. Famiglia all'improvviso è una dolcissima riflessione sul senso della vita, degli affetti, che sa divertire, genuinamente emozionare ma, soprattutto, sorprendere. Fin dall'inizio la pellicola si apre con dei titoli di testa molto divertenti e in stile cartoon, lasciando già pregustare i toni molto frizzanti e divertenti del film. Si prosegue con un montaggio che vuole essere un continuo piano sequenza, ovviamente marcando su quelli che sono i tagli armonizzati nel passaggio da un interno a un esterno, da un passaggio temporale all'altro, riuscendo a rendere molto più originali quelli che, invece, sarebbero i soliti escamotage cinematografici. Samuel (Omar Sy) è un uomo privo di qualsiasi responsabilità, un eterno bambino che vive la sua vita priva di legami affettivi, godendosi giorno dopo giorno sullo yacht che guida per lavoro, feste sulla spiaggia e belle donne. La vita di Samuel cambia con l'arrivo di Kristy (Clémence Poésy), una sua vecchia fiamma inglese. La ragazza si presenta con in braccio una bambina di pochi mesi, Gloria, e sostiene sia figlia di Samuel. La reazione sconvolta dell'uomo, seguita da una serie di gag tanto ironiche quattro piuttosto realistiche, viene seguita dal primo climax del film: l'abbandono di Gloria da parte di Kristyn. Samuel non può assumersi, all'improvviso, una responsabilità così grande come quella di crescere una bambina, e segue follemente Kristyn fino a Londra pur di ridarle la bambina. Ma Kristyn sembra essere sparita nel nulla, e quelle poche ore di paradossali spostamenti, sembrano aver fatto comprendere a Samuel l'importanza di prendersi la sua prima grande responsabilità. Samuel e Gloria (Gloria Colston) costruiscono la loro vita a Londra, grazie all'aiuto di Bernie (Antoine Bertrand), un produttore cinematografico che fa diventare Samuel uno degli stunt-man più richiesti del cinema. Da questo momento in poi la trama prende una piega leggermente prevedibile, ma che al tempo stesso non fa storcere il naso. Le trovate visive di Gélin, accompagnate da una tecnica cinematografica molto giovanile e carica di dinamismo, assieme alla fantastica performance di Omar Sy, riescono a dare al film un gusto fresco e divertente, trasportando lo spettatore fino alla fine, lasciando letteralmente a bocca aperte nei piccoli colpi di scena disseminati lungo il percorso. Una pellicola che fa divertire e teneramente emozionare, seguendo le vicende di questo super papà single, capace di duplicarsi all'infinito per la sua bambina. Un padre disposto a dire qualche bugia, pur di non vederla soffrire, darle il futuro migliore, ma soprattutto un indimenticabile presente. Si, perché in Famiglia all'improvviso nulla sembra essere creato per un futuro, e non c'è tempo per guardare il passato. Samuel, come molti genitori single o costretti in situazioni di estremo stress per un minore, crea per sua figlia un presente sempre più sorprendente, trascinando lo stesso spettatore nelle assurde avventure padre e figlia, tra un set sempre più spericolato alle missioni segrete di una madre fantasma, pronta però a insinuarsi, da un momento all'altro, in quella magica routine. E qui si insinua anche il dubbio etico, sapere di cosa abbia davvero bisogno un bambino, senza chiedere al diretto interessato, se una madre rediviva o un padre un po' infantile ma perennemente presente. Ma Famiglia all'improvviso è una riflessione sull'amore, senza mai voler essere un film con l'obiettivo di insegnare a fare i genitori. Al massimo, tutto ciò che vorrebbe fare il film di Hugo Célin è chiedere ai genitori di imparare qualcosa in più dai propri figli. Un'amore ingombrante, rumoroso ma mai eccessivo. Un amore reale, dove non esistono padri perfetti o madri migliori, ma solo la volontà di mettercela tutta, dove si fa quel che si può, vivendo il presente, imparando a vivere la vita. Ed è questa la parentesi più bella di Famiglia all'improvviso, conoscere la vita in ogni sua sfumatura, dalla felicità al dolore, dalla rabbia alla tristezza, ma non arrendersi mai, ed affrontarla sempre, nonostante tutto. Omar Sy è la vera chiave di volta di questo film. Una performance che tocca vari stili di recitazione, dove l'attore francese ci mostra un ventaglio di umorismo e realismo multiforme, diventando un tutt'uno con il personaggio e creando una perfetta armonia con la piccola Gloria Colston. Molto simpatica anche la stramba amicizia tra Samuel e Bernie. Bertrand sembra giocare la parte dell'aiutante magico, lì dove andremmo a vedere Famiglia all'improvviso come una favola. E, in fondo, il film di Gélin è un favola, dove si sorvola sulle piccole incongruenze, sui paradossi, su alcune scelte di trama lasciate al caso, e ci si lascia totalmente trasportante dalla travolgente freschezza e armonia di un rapporto universale e genuino come quello tra un genitore e un figlio.
Gabriella Giliberti (Movieplayer.it)
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