Drammatico di Anna Muylaert con Regina Case, Michel Joelsas, Camila Márdila, Karine Teles, Lourenço Mutarelli 114 minuti - Brasile 2015
Non è vero che la commedia all'italiana s'è estinta: non si fa più in Italia, ma altrove gode di ottima salute. Premiato al Sundance e a Berlino, 'È arrivata mia figlia!' ('Que horas ela volta?') di Anna Muylaert è la migliore commedia all'italiana dell'anno ed è un film brasiliano. Della nostra gloriosa tradizione condivide lo sguardo sociale e la capacità di declinarlo senza sforzo ideologico, senza ferraglia drammaturgica, con quella facilità d'esecuzione che è sintomo di calma grandezza. Il film si fa seguire con brio, ci fa appassionare ai suoi personaggi e nel mentre ci apre squarci di consapevolezza sul vivere oggi in Brasile e non solo, laddove upper classe proletariato s'incontrano e scontrano. (...) La Muylaert parla di 'paradosso sociale, uno dei più significativi in Brasile' e tesse la tela, trama sociale e ordito thriller: macchina da presa ferma, campi parziali (...). Ancora non lo sappiamo, ma quel che si dipana ordinato e programmato davanti ai nostri occhi è la quiete prima della tempesta: (...) non sta per giungere solo una ragazzina con le idee chiare e nessuna voglia - non c'è ceto né status che tenga... - di farsi mettere i piedi in testa, ma un ciclone rivoluzionario: quel 'Progresso' che sulla bandiera brasiliana è congiunto a 'Ordem' qui lotta dialettico contro l'ordine precostituito. Inconsapevole e/o incurante delle regole di casa, Jéssica infrange divieti e divelle obblighi (...). Se l'eroe, non solo semioticamente, è un travalicatore di confini, Jéssica è una super-eroina, agisce con profitto personale ed esternalità positive: lei cerca l'affrancamento dai legacci di classe e dalle convenzioni piramidali, gli spettatori empatizzano, lo schermo restituisce emancipazione e libertà. Siamo a San Paolo, ma si direbbe soffi già lo spirito olimpico di Rio 2016: non vincere, ma l'importante è partecipare alla pari, e Jéssica ha tutte le carte in regola per farlo ed esigerlo (anche i test le daranno ragione...). (...) pare davvero una commedia sul nostro Boom economico, se non fosse che siamo in un altro continente e, nel frattempo, il cinema italico ha fatto sboom. Eppure, non tutto il male vien per nuocere: facciamo i remake, i copia & incolla di tanto ciarpame globale, perché dunque non 'prendere in prestito' questo brasileiro 'È arrivata mia figlia!' e fare copia conforme? S'intende, nel nome della nostrana commedia che fu. Da non perdere.
Federico Pontiggia (Il Fatto Quotidiano) |