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THE LEGO MOVIE 2 - UNA NUOVA AVVENTURA
Animazione
di Mike Mitchell, Trisha Gum
106 minuti - USA 2019

The Lego Movie 2: Una nuova avventura arriva a cinque anni da quel primo film ambientato nel mondo dei celebri mattoncini che era stato una assoluta sorpresa, rivelandosi più matura, profonda e geniale di quanto ci si potesse aspettare. Il merito è soprattutto di due autori come Chris Miller e Phil Lord, che hanno saputo trovare la chiave di lettura migliore per condurci nel meraviglioso mondo dei mattoncini Lego, affidandosi a quella stessa attitudine che da decenni ispira tanti bambini che quotidianamente fanno la stessa operazione nelle proprie camerette: creare e contaminare in totale libertà. Senza freni e senza regole, per mettere in piedi un mondo unico, personale e originale in cui muovere le pedine della propria storia. Saranno riusciti gli autori a ripetere l'impresa in questo secondo capitolo? Cercheremo di rispondere nella nostra recensione di The Lego Movie 2: Una nuova avventura, anticipandovi che il risultato è piacevole e divertente quanto il predecessore, senza rinunciare a trasmettere un importante messaggio al suo pubblico. Va subito detto che il sequel parte con una penalità rispetto al primo capitolo, ovvero l'impossibilità di sfruttare lo stesso forte e suggestivo finale che qui è un ovvio punto di partenza, ma cerca di aggirare il problema ampliando l'universo che abbiamo conosciuto e i suoi presupposti, ma soprattutto spingendo sul pedale della follia e della creatività. Sono passati cinque anni dagli eventi del primo The Lego Movie, dalla prima avventura di Emmet. Da quando la sorellina di Finn, Bianca, ha avuto il permesso di accedere allo scantinato e al mondo Lego del fratello, portando i propri Duplo a rovinare la pace di Bricksburg, rendendola un luogo arido e inospitale, una Apocalypseburg nella quale solo Emmet riesce a mantenere il proprio inguaribile ottimismo... nonostante i nefasti sogni che sanno di premonizione riguardo una incombente Armamageddon. Una minaccia che si concretizza con l'arrivo del minaccioso Generale Sconquasso, che rapisce Lucy, Batman e gli altri amici di Emmet, portandoli al cospetto della malvagia Regina Wello Ke-Wuoglio. L'ingenuo eroe Lego, rimasto solo, troverà un insperato aiuto in un duro viaggiatore spaziale che risponde al nome di Rex e che gli insegnerà come diventare adulto e maturo. Proprio Rex è la principale aggiunta al cast di personaggi di Lego Movie 2, una figura ispirata a tanti (anti)eroi del grande schermo, uomini induriti dalle avventure vissute ed esperienze passate (e con dei dinosauri, dei raptor, a bordo della propria astronave), vera antitesi dell'ottimista e sempre positivo Emmet. Proprio lui si conferma l'anima pura e semplice che abbiamo conosciuto cinque anni fa, ma che in questo nuovo capitolo vivrà un percorso di inevitabile crescita insieme alla compagna di avventure Lucy. Il tutto mentre Batman resta l'irresistibile versione Lego dell'eroe di Gotham, quello che da tanti è stato definito il miglior Batman di sempre per l'autoironia con cui è trattato, gli ammiccamenti alle serie controparti live action e il doppiaggio di Will Arnett perfettamente reso in Italia da Claudio Santamaria ( qui la nostra intervista al doppiatore di Lego Batman. E poi c'è tutto il popolo del Sistema Sorellare, dalla regina mutaforma Wello Ke-Wuoglio al Generale Sconquasso, che attingono a piene mani a mondi Lego che erano rimasti fuori dal film precedente, come Lego Friends e i già citati Duplo. Il messaggio di apertura e condivisione è chiaro e riguarda i due universi Lego che metaforicamente richiamano quelli di Finn e sua sorella Bianca, in intersezioni con la realtà che, purtroppo e inevitabilmente, possono avere un impatto inferiore rispetto alla rivelazione finale di The Lego Movie. È l'unico difetto di The Lego Movie 2: Una nuova avventura, un peccato originale che non si poteva evitare, ma che è stato sviluppato bene nel suo essere funzionale alla storia dei due fratelli che litigano nella realtà. Anche perché il tutto è raccontato con la stessa spumeggiante ironia da Christopher Miller e Phil Lord, ora coadiuvati dall'autore dell'apprezzato BoJack Horseman, Raphael Bob-Waksberg, mentre alla regia subentrano Mike Mitchell e Trisha Gum: il ritmo resta frenetico e brillante, le citazioni e le strizzate d'occhio alla cultura pop abbondano, le canzoni non mancano (su tutte La canzone che ti resta in testa, anche se non c'è un pezzo dirompente come È meraviglioso, comunque riproposta in chiave diversa) e le situazioni si fanno ancora più folli e guidate da una creatività sfrenata. Alla fine della nostra recensione The Lego Movie 2: Una nuova avventura si configura come un seguito che arriva a sfiorare le vette dell'originale, assicurando divertimento per i più piccoli ma anche qualche apprezzabile sfumatura per i più grandi, confermando l'importante e smisurato cuore tematico del suo predecessore, quel forte, sincero e voluto messaggio d'amore per la creatività senza freni e senza regole, quella voglia di raccontare storie con lo stesso approccio di un bambino: divertendosi.
Antonio Cuomo (Movieplayer.it)
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