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Mercoledì 03 Luglio 2024
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IL GRINCH
Animazione
di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier
90 minuti - USA 2018

Con questa nuova versione de Il Grinch, la Illumination Entertainment riparte dalla tenera e vulnerabile "cattiveria" di Gru nella saga di Cattivissimo me e dalla coloratissima e scatenata comicità dei Minion per portare al cinema il pubblico più giovane con un nuovo film d'animazione. Sembra perfetta, infatti, la favola natalizia del Dr. Seuss - per la verità più popolare nei paesi anglosassoni, ma ormai conosciutissima in tutto il mondo - per riproporre gli elementi vincenti dei maggiori successi dello studio reinventando allo stesso tempo un classico delle Feste. I cattivi del Natale più o meno redenti, dai tempi dell'inarrivabile prototipo dickensiano Ebenezer Scrooge, hanno rappresentato tutti i nemici del Natale e del suo spirito, i brontoloni, i cinici e i depressi che non tollerano lo spettacolo della felicità altrui. Il Grinch del Dottor Seuss è un essere vendicativo e bisbetico, capace di essere solo e infelice anche nelle vicinanze di una comunità gioiosa come quella dei Chi; la sua intolleranza nei confronti degli allegri vicini aumenta a dismisura quando si avvicina il Natale e i Chi si preparano a festeggiare con decorazioni sempre più sontuose, alberi maestosi e dovizia di doni. Mr. Grinch, in compagnia del cagnolino Max che non sa dire nemmeno "banana" ma è adorabile lo stesso, lavora ai suoi odiosi piani per fare naufragare il Natale dei Chi, ma non può certo immaginare cosa l'aspetti sotto l'albero... L'azione ne Il Grinch percorre due storyline, l'una in cui si dipana il progetto del protagonista per rubare i regali, gli abeti addobbati e la gioia dei Chi, e l'altra che vede la piccola Cindy Lou Chi impegnata in una altro genere di quest: incontrare Babbo Natale in persona, dopo che proprio il maligno Mr. Grinch ha insinuato il lei il dubbio che il giocondo amico di tutti i bimbi buoni non esista affatto. La seconda linea narrativa rappresenta un aggiornamento e un ampliamento (inevitabile considerata la brevità dell'opera del Dr. Seuss) rispetto al materiale originale, e fornisce un background e un certo spessore al personaggio di Cindy Lou, senza modificare il ruolo della piccola Chi, che, con la collaborazione di una buffa renna un po' nevrotica e di qualche evento fortuito, guiderà il Grinch alla scoperta del vero significato del Natale. Perché non serve Santa Claus, che in ogni caso se ne sta nascosto al Polo per 364 giorni all'anno, non servono slitte cariche di regali e sfolgoranti decorazioni, il Natale è una casa ospitale, un fuoco che arde, una tavola imbandita. Una famiglia, degli amici, qualcuno che ci accolga e che ci voglia bene, insomma: perché in fondo il Grinch, come suggerito sapientemente dalla variegata e vibrante performance vocale di Benedict Cumberbatch (reinterpretata con efficacia in italiano da Alessandro Gassmann), non è mai stato del tutto cattivo, e basta un po' d'amore per fargli crescere il cuore di due taglie. Non serve Santa, o montagne di dolci e regali, basta aprirsi agli altri e sentirsi meno soli, e anche se il film non lo sottolinea più di tanto - dopotutto bisogna vendere il merchandising! - il messaggio anticonsumistico del Dr. Seuss in qualche modo arriva, alla fine di una travolgente, colorata e buffa cavalcata tra i colori e una colonna sonora festiva che delizierà i bambini con le sue canzoni. In fondo lo spirito nel Natale è quello che dovremmo vivere ogni giorno: accoglienza, solidarietà, condivisione. Peccato che il canto dei Chi non basti a fare crescere di due taglie il cuore dei veri villain della Terra, i prepotenti, gli sfruttatori, i miopi tiranni.
Alessia Starace (Movieplayer.it)
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