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MINIONS
Animazione
di Pierre Coffin, Kyle Balda
91 minuti - USA 2015

Sono passati già cinque anni da quando la Illumination Entertainment, in collaborazione con Universal, fece uscire il suo primo film d'animazione, Cattivissimo me. Un grande successo non solo grazie alla premessa intrigante - il protagonista, Gru, è un supercriminale che intende rubare la Luna - ma anche per via di un gruppo di personaggi assolutamente irresistibili: i Minions, piccoli esseri gialli sempre pronti a soddisfare ogni richiesta di Gru e a divertire il pubblico con il loro entusiasmo debordante e la loro lingua bislacca (un misto di varie lingue - soprattutto francese e spagnolo - e suoni a caso). Non per niente hanno avuto un ruolo più grande in Cattivissimo me 2 e sono divenuti la mascotte ufficiale della Illumination, che per ora fatica a riscuotere il medesimo successo con altri film (Hop e Lorax - Il guardiano della foresta). Ed era altrettanto inevitabile che, come il Gatto con gli stivali di Shrek 2 e i pinguini di Madagascar, i Minions avessero diritto ad uno spin-off cinematografico. Le risate iniziano già con il logo della Universal, la cui tradizionale sigla viene "cantata" dai nostri amichetti gialli (una trovata non originale - vedi Voices - ma comunque efficace ed esilarante). Da lì in poi si innesca una maratona di gag verbali e visive basate su un principio molto semplice: i Minions hanno bisogno di un cattivo da servire, sempre e comunque. Dai dinosauri a Napoleone, passando per Dracula, tutti presenti in una sequenza d'apertura che alterna animazione tradizionale e CGI, le adorabili creature gialle ne hanno passate di tutti i colori. Poi, dopo un lungo periodo di solitudine, arriviamo al 1968, ossia 42 anni B.G. (Before Gru), con tre Minions di nome Kevin, Stuart e Bob che partono per l'America alla ricerca di un nuovo padrone. Un viaggio che alterna battute prive di senso (o quasi), inseguimenti frenetici e qualche gag scatologica. E, ovviamente, l'altra ossessione ricorrente dei protagonisti: "Banana!!!" Oltre all'uso sterminato e creativo degli omonimi personaggi, Minions è degno di nota anche per la ricostruzione degli anni Sessanta, principalmente attraverso l'evocazione di certi fenomeni culturali. Primo fra questi il concetto del Villain-Con, una convention dove i supercattivi si radunano per mostrare le loro invenzioni e reclutare scagnozzi. Un evidente rimando ad eventi come il Comic-Con di San Diego (un luogo dove, guarda caso, un franchise come quello di Cattivissimo me è sempre ben accolto), la cui prima edizione ebbe luogo nel 1970, appena due anni dopo gli eventi del film. Un'altra chicca è il "cameo" di Stanley Kubrick, in circostanze che un cinefilo saprà senz'altro apprezzare, mentre il contingente inglese - gran parte della storia si svolge a Londra - è rappresentato da un omaggio a La spada nella roccia, uscito nel 1963, e dalla presenza dei Beatles. Il tutto al servizio di una fabbrica di gag non sempre riuscitissime (i personaggi umani sono un tantino meno interessanti rispetto a quanto visto nei film precedenti) ma inarrestabili ed intrise di simpatia. Consigliamo vivamente a chi ne avrà la possibilità di (ri)vedere il film in lingua originale, poiché parte dell'esito positivo dell'operazione è dovuto alla scelta dei doppiatori per la versione in inglese. Certo, i Minions (doppiati, come sempre, dal regista Pierre Coffin) rimangono gli stessi in qualsiasi versione e sono l'elemento migliore del film, ma è difficile non innamorarsi della cattiva Scarlet Overkill quando si sente la voce di Sandra Bullock, assolutamente strepitosa nel suo primissimo ruolo da villain. A darle manforte, nei panni del marito Herb, c'è Jon Hamm, mentre la regina Elisabetta II è Jennifer Saunders, la Fata Madrina di Shrek 2. Michael Keaton e Allison Janney sono una coppia di rapinatori che danno un passaggio ai Minions per arrivare al Villain-Con, e Steve Coogan ha il doppio ruolo del Professor Flux e del guardiano della Torre di Londra. Infine, Geoffrey Rush funge da narratore.
Max Borg (Movieplayer.it)
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