Questo sito si avvale di soli cookie tecnici necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.
Maggiori informazioni | Chiudi
Mercoledì 03 Luglio 2024
Parrocchia S.Stefano
di Osnago
...una comunità in cammino!
Mappa del Sito Corrispondenza
Home Parrocchia Gruppi Parrocchiali Oratorio Scuola Materna Cine-Teatro Link
L'ISOLA - Ostrov
Drammatico
di Pavel Lounguine
con Piotr Mamonov, Dmitrij Diuzhev, Viktor Sukhorukov, Nina Usatova
112 minuti - Russia '06

Nel corso della seconda guerra mondiale un marinaio russo spara a un proprio superiore perché minacciato dai tedeschi. Da quel momento vivrà sull'isola in cui i monaci gli hanno dato rifugio, divenendo monaco lui stesso. Nel 1976 lo troviamo isolato all'interno della comunità per il suo atteggiamento anticonvenzionale ma ricercato dal popolo che ne percepisce il particolare carisma. Un fantasma del passato gli si ripresenterà dinanzi. Pavel Longuine fu un disturbatore della quiete cinematografica del regime sovietico quando nel 1990 portò sugli schermi la sua opera prima Taxi blues, un sasso musical-visivo gettato nello stagno di quel cinema conformista. È un disturbatore ancora oggi quando va a cercare il suo protagonista di allora e gli chiede di indossare i dimessi panni del monaco ortodosso che intende espiare le proprie colpe ma non dimentica di indicare agli altri le loro, anche quando essi fanno parte dell'establishment ecclesiastico. "Questo è semplicemente un film sul fatto che Dio esiste" afferma Longuine. Ma con questo non espone un'affermazione retrò. Compie invece un atto di accusa verso quell'occidentalizzazione della società che lui stesso auspicava come un vero rinnovamento e che invece si è rivelata come un appiattimento e una scomparsa dei valori. Se prima essi sopravvivevano nella clandestinità, oggi sono stati cancellati dal consumismo sfrenato e dall'assoluta indifferenza nei confronti dei puri di cuore. Tutto deve essere 'consumato' in tempi rapidi. In proposito, ancor più della cornice narrativa in cui la vicenda è inserita, valgono alcune situazioni e, in particolare, una. Quando la madre di un bambino che non può camminare si rivolge al monaco, egli le mostra che l'impossibile è possibile: il bambino cammina. Ottenuto il miracolo, la donna vuole riprendersi il figlio e ripartire per andare a lavorare. Il monaco invece esige che ella offra la disponibilità del proprio tempo per accogliere il dono che le viene elargito. In questa scena ci sembra stia il nucleo centrale del film di Longuine: la Russia postcomunista non trova più il tempo per la contemplazione e la meraviglia. Ancora una volta il regista ha centrato il bersaglio.
Giancarlo Zappoli (MyMovies.it)
 Versione Stampabile 
 Invia questa pagina 
Area Riservata | Privacy | Regolamentazione
Parrocchia Santo Stefano | Via S.Anna, 1 | 23875 Osnago (LC) | Tel. e Fax 039 58129 | Codice Fiscale 85001710137
Sala Cine-Teatro don G.Sironi Tel. 039 58093 - 349 6628908