Parrocchia S.Stefano
di Osnago
...una comunità in cammino!
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Drammatico di Alessandro Baricco con Clive Russell, Noah Taylor, Leonor Watling 92 minuti - Italia 2008
Il Professor Mondrian Kilroy non era amato dai suoi colleghi all'Università ma molto apprezzato invece dagli studenti. Di lui era rimasta famosa la da lui denominata Lezione 21 in cui smontava il mito della Nona di Beethoven con particolare riferimento all'Inno alla Gioia. Sono gli studenti stessi ad avere perpetuato la memoria di quella particolare lezione.
Il 7 maggio 1824 si teneva a Vienna la prima esecuzione pubblica della Nona diretta da un ormai sordo ed esacerbato Beethoven in cerca di quel riconoscimento che sembrava essere scomparso per sempre. Nell'inverno di quello stesso anno venne trovato in un lago ghiacciato nei pressi di Vienna il cadavere di un violinista morto di assideramento mentre suonava. La sua mano stringeva con tale forza il manico dello strumento che non fu possibile staccarlo. Il professor Kilroty aveva una studentessa prediletta, Martha. Lei sa dove lui vive e può fargli concludere la lezione 21.
Alessandro Baricco regista. Una novità assoluta per tutti ma forse non per chi nei sui romanzi aveva già avvertito l'urgenza della parola di farsi immagine. In questo caso non c'è un libro alle spalle ma una vera e propria sceneggiatura originale che sfiora l'esercizio di stile raffinato e colto riuscendo però a evitarne la sterilità. Perché Baricco, non dimentichiamolo, ha scritto quel saggio illuminante che si intitola I barbari in cui riflette con grande lucidità sui mutamenti culturali del mondo globalizzato. Lezione 21 si pone come alternativa alla barbarie anche cinematografica. La preziosità dello sguardo (coadiuvata da incantevoli Pesaggi del Trentino) riesce a rendere lieve un complesso gioco di citazioni, ammicchi alti e anacronismi sottilmente ironici. Lo scrittore Baricco rivela però la sua matrice letteraria nel momento in cui mette in gioco una molteplicità di narratori che potrebbero indurre un senso di smarrimento nello spettatore meno disponibile. Se nel leggere io posso fermarmi e tornare indietro di due pagine per consolidare le informazioni ricevute, al cinema questo è ovviamente impossibile. Quindi, in attesa del dvd, prestate attenzione ai diversi piani su cui si sviluppa la storia e verrete premiati (dopo che una fanciulla avrà fatto 54 passi) con un finale a cui non manca il desiderio di continuare a scoprire le radici della cultura raccontando tutto ciò come una fiaba di quelle di un tempo. Che spesso, al contrario di ciò che si pensa, nascevano per gli adulti.
Giancarlo Zappoli (MyMovies.it) |
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