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ANGEL - La vita, il romanzo | Drammatico di François Ozon con Sam Neill, Charlotte Rampling, Michael Fassbender, Romola Garai 118 minuti - Francia, Gran Bretagna, Belgio 2007
C'è qualcosa nell'Italia che tira fuori tutta la volgarità delle persone. È così banale... Battuta esemplare, in Angel di François Ozon, della protagonista: ragazzina inglese arrogante e ribelle che odia la propria nascita modesta, disprezza la madre proprietaria di una drogheria, inventa bugie sul padre morto, scrive appassionati romanzi d'amore. Nella sua biografia immaginaria di mitomane, tratta da un romanzo della scrittrice inglese Elizabeth Taylor (Neri Pozza), non manca nulla.
Le pubblicano un libro e poi altri, ha grande successo popolare, compra e restaura una vecchia casa signorile e fastosa chiamata Paradise. Un'altra scrittrice, forse innamorata, si offre di farle da segretaria. Muore la madre. Incontra il fratello pittore della segretaria, la quale tenta invano di metterla in guardia sulla natura promiscua di lui. Matrimonio. Viaggio di nozze tra cartoline di Venezia, Grecia, Egitto. Scoppia la Prima guerra mondiale, lei non riesce a impedire al marito di arruolarsi e gli serba rancore. Abortisce. Il marito torna: ha perduto una gamba, si muove con le stampelle, beve, chiede soldi. Scoperta dell'adulterio del marito, che muore. Visita all'amante di lui: ha un figlio bambino identico al marito. Lei diventa un fantasma, sempre a letto tra i gatti. Muore. Disperazione della segretaria.
C'è anche troppo per un mélo otto-novecentesco fuori moda (oppure di nuovo alla moda), ricco, fatto bene, recitato benissimo da Romola Garai, e sciupato dalla doppiezza. È facile cogliere il maligno divertimento del regista francese quarantenne nel mimare una storia strappacuore, le alterazioni irridenti; e nello stesso tempo è facile subire il fascino turbolento della vicenda, la sua realizzazione impeccabile. Un esperimento non toccante, ma interessante.
Lietta Tornabuoni (La Stampa)
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