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Mercoledì 03 Luglio 2024
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VIAGGIO SEGRETO
Drammatico
di Roberto Andò
con Alessio Boni, Donatella Finocchiaro, Claudia Gerini, Emir Kusturika, Valeria Solarino
107 minuti - Italia, Francia 2006

Del romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart (edito da Feltrinelli) nel film Viaggio segreto Roberto Andò smonta pressoché tutto, tanto che ci si chiede se non è stato fin troppo corretto a denunciare la fonte della sua ispirazione. Dall'asse Londra-Dublino del libro la vicenda si sposta sull'asse Roma-Siracusa, ma la novità è costituita dai fatto che sullo schermo l'ambientazione assume un rilievo che l'Irlanda della scrittrice non pretende di possedere. Fedele alla propria matrice, che lo fece esordire nel 2000 con Il manoscritto del Principe dedicato a Tomasi di Lampedusa, il regista si impegna in una sicilianizzazione non limitate ai tocchi di colore locale. Il «viaggio» del titolo assume pirandellianamente un duplice significato: quello dello psicoanalista Alessio Boni (molto bravo) che si reca nei luoghi dell'infanzia alla vigilia del matrimonio della sorella Valeria Solarino; e quello «segreto» nei meandri oscuri dell'anima alla ricerca di una terrificante scena primaria. Si tratta di valutare l'opportunità di riacquistare la casa a vita, abbandonata molti anni prima; e Boni non sa che in sincrono si è mosso, per farne danno alla sposa, il pittore Emir Kusturica, suo imminente cognato. Testimone dei tormenti del pellegrino è Donatella Finocchiaro, la mediatrice immobiliare, un personaggio risolutivo del tutto nuovo rispetto al libro. Senza svelare altre sorprese, aggiungiamo che nei flash-back (e non solo) appaiono anche i genitori, Marco Baliani e Claudia Germi, in un contesto tra memoria e realtà che finisce per proporsi come la psicoanalisi di uno psicoanalista; e insieme la celebrazione di un amore fraterno intenso e soccorrevole. Andò persegue la strada di un cinema di raffinatissimo smalto visivo e nella splendida fotografia di Maurizio Ca1vesi nessuna inquadratura è lasciata al caso. Ma, se tanta preziosità rischia a volte di congelare i sotterranei palpiti di una storia già laboriosamente congegnata, Viaggio segreto resta il film suggestivo di un cineasta maturo.
Alessandra Levantesi (La Stampa)
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