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Mercoledì 03 Luglio 2024
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LITTLE MISS SUNSHINE
Commedia
di Jonathan Dayton, Valerie Faris
con Alan Arkin, Greg Kinnear, Steve Carell, Toni Collette
101 minuti - USA 2006

Commedia presentata con successo al Sundance e a Locarno, Little Miss Sunshine è una rivelazione. L'ha diretta una coppia rodata nei videoclip e in Mtv, ma che ha affrontato il debutto nel lungometraggio con gli atteggiamenti tipici del cinema indipendente americano; a partire dalla scelta del road-movie. Famiglia disfunzionale, gli Hoover partono per la California dove la piccola Olive, sette anni, sogna di diventare reginetta di bellezza nel concorso che dà il titolo al film. La accompagnano un padre dall'ottimismo malato (è un fallito che pretende di rivelare la ricetta del successo), un nonno tossicomane, uno zio maniaco-depressivo reduce da un tentativo di suicidio, un fratello nichilista che ha fatto il voto del silenzio e la mamma, che tenta invano d'incollare i cocci. Come nei film di Alexander Payne ("A proposito di Schmidt", "Sideways"), cui fa pensare, il viaggio avrà un valore terapeutico. Se all'inizio i personaggi sono chiusi nelle rispettive nevrosi, l'esperienza li induce a trasgredire le proprie regole e ad aiutarsi. L'evoluzione della sceneggiatura segue le peripezie degli Hoover, fino a una presa di coscienza non imprevedibile ma in sintonia col partito-preso umanista del film; che, nell'epilogo, cede però troppo alle tentazioni moralistiche e caricaturali. A discarico, bisogna dire che il concorso (riprese autentiche), in cui sfilano bambine con trucco e atteggiamenti provocanti da adulte, è qualcosa di autenticamente grottesco. Peggio. Di agghiacciante.
Roberto Nepoti (La Repubblica)
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